
Fino a poco tempo fa si pensava che la superconduttività fosse una caratteristica presente nei materiali solo quando questi ultimi sono raffreddati al di sotto di una temperatura critica, di solito -180 °C. Si tratta di una caratteristica che limita tantissimo l’applicazione della stessa superconduttività. La chimera è dunque la cosiddetta “superconduttività a temperatura ambiente” e le ricerche un po’ in tutto il mondo vertono proprio in questa direzione.
Una nuova ricerca, pubblicata su Physical Review Letters e prodotta da un gruppo di scienziati della George Washington University, dimostra che è stato fatto un passo importante proprio verso questo obiettivo. Come specifica Maddury Somayazulu, uno degli scienziati impegnati nella ricerca, “La superconduttività è forse una delle ultime grandi frontiere della scoperta scientifica che può trascendere le applicazioni tecnologiche di tutti i giorni. La superconduttività a temperatura ambiente è stata il proverbiale ‘Santo Graal’ e il suo raggiungimento – anche se a 2 milioni di atmosfere – è un momento che cambia un paradigma nella storia della scienza”.
I ricercatori sono riusciti infatti a creare un composto metallico ricco di idrogeno che a pressioni molto elevate, circa 2 milioni di atmosfere, permette la creazione di una nuova struttura, denominata LaH10, che si propone come uno dei materiali candidati a fungere come superconduttore ad alte temperature.
“Riteniamo che questo sia l’inizio di una nuova era della superconduttività”, ha dichiarato Russell Hemley, professore di ricerca presso la GW School of Engineering and Applied Science.
Fonti e approfondimenti
- Researchers Discover New Evidence of Superconductivity at Near Room Temperature | Office of Media Relations | The George Washington University (IA)
- Phys. Rev. Lett. 122, 027001 (2019) – Evidence for Superconductivity above 260 K in Lanthanum Superhydride at Megabar Pressures (DOI: 10.1103/PhysRevLett.122.027001) (IA)