Una pelle sintetica che può essere assorbita dalla pelle naturale dopo essere stata applicata sulla ferita è stata creata da un gruppo di ricercatori dell’Università di Edimburgo.
Fatta di fibre di dimensioni nanometriche, questo nuovo tessuto è stato creato con un metodo sviluppato da poco e denominato elettrofilatura senza ugello.
Il nuovo metodo vede l’utilizzo di un cilindro rotante sopra una soluzione che contiene due componenti base di cui il tessuto stesso è fatto. Le fibre microscopiche si avvolgono e “filano” su una superficie calda adiacente formando poi il tessuto quando si raffreddano.
Possono essere utilizzate più sostanze e in quantità varie per produrre tessuti epidermici artificiali con vari spessori e con varie elasticità.
La pelle artificiale creata dai ricercatori dell’Università di Edimburgo contiene il sebacato di poliglicerolo, una materiale scoperto da poco che risulta molto elastico e, soprattutto, compatibile con la pelle umana.
Le speciali fibre di questo materiale possono essere viste come un’impalcatura su cui possono crescere le cellule della pelle umana.
Naturalmente in questi casi a fare la differenza sono gli effetti collaterali e quindi il team si prepara per dei test su esseri umani che potrebbero avvenire già nei prossimi anni.
Qualora questi i test avessero risultato positivo, questa nuova pelle artificiale potrebbe essere applicata in varie parti del corpo per accelerare il processo di guarigione delle ferite, come dichiara Norbert Radacsi, uno degli autori dello studio insieme a Antonios Keirouz.
Approfondimenti
- Nozzle-free electrospinning of Polyvinylpyrrolidone/Poly(glycerol sebacate) fibrous scaffolds for skin tissue engineering applications – ScienceDirect (IA) (DOI: 10.1016/j.medengphy.2019.06.009)