
Tramite la firma di un contratto di circa 10 milioni di dollari, il Pentagono ha commissionato alla Sonitus Technologies la fornitura di speciali microfoni da innestare nella cavità orale per i militari.
Questi microfoni, soprannominati Molar Mic, sono pensati infatti per essere impiantati nell’arcata molare della bocca. Permetteranno ai militari di poter comunicare a mani libere ma anche a volto libero dato che il microfono resterà del tutto nascosto nella bocca.
Il microfono è anche un altoparlante e permette a chi lo indossa di ricevere anche l’audio. Per l’audio utilizza il metodo della trasduzione ossea: il suono del piccolo auricolare viene trasmesso attraverso la materia ossea (in questo caso quella della mascella e poi del cranio) ai nervi uditivi.
Peter Hadrovic, CEO di Sonitus Technologies, paragona l’esperienza della ricezione dell’audio attraverso questo dispositivo alla sensazione che si ha quando si mangia qualcosa di croccante: non senti un rumore che proviene dall’esterno e che attraversa le tue orecchie ma il frastuono dell’atto del masticare è ben percepibile nel tuo cervello.
Il suono in uscita, invece, sostanzialmente la voce del militare, viene trasmesso ad un piccolo trasmettitore radio che si può portare come una collana sul collo.
La trasmissione del segnale dal dispositivo impiantato nei denti al ricevitore sul collo avviene tramite induzione magnetica (near-field magnetic induction, una cosa simile al Bluetooth ma più difficile da decriptare).
Fonti e approfondimenti
Articoli correlati
- Microfono più sensibile al mondo misura singole particelle di suono
- Robot aspirapolvere hackerato a distanza può captare suoni e voci circostanti
- Avanza anche l’acustica aumentata, NEC dà voce agli oggetti
- Ecco la SuperCam, il complesso strumento laser del rover di Mars 2020
- Chiamate telefoniche trasmesse direttamente nel cervello
- Galaxy Buds Live, Samsung presenta i suoi nuovi auricolari
- Risolto il mistero dietro al “plink” del rubinetto che gocciola
- Piccole ostriche senza cervello meravigliano ricercatori: seguono rumore dei gamberi per trovare barriere coralline sane