
Uno studio, ripreso da HealthDay, si è concentrato su quelle persone che hanno subito emisferectomia, ossia la rimozione parziale o totale di uno degli emisferi del cervello.
Come rileva Una delle autrici dello studio, Dorit Kliemann, le persone analizzate mostravano inaspettatamente capacità linguistiche e in generale neurologiche intatte o quasi.
I ricercatori hanno infatti analizzato i cervelli di varie persone adulte che avevano subito emisferectomia quando avevano un’età compresa tra i tre mesi e gli 11 anni. L’emisferectomia è un’operazione chirurgica invasiva caratterizzata dalla rimozione o dal taglio della metà del cervello, spesso messa in atto per trattare casi di epilessia gravi. Queste persone mostravano abilità linguistiche intatte.
È noto già da tempo che molti dei pazienti sottoposti ad emisferectomia conducono una vita pressoché normale e ciò dimostra la neuroplasticità del cervello umano, ossia la sua capacità di ristrutturarsi e in generale di adattarsi quando anche grossi pezzi di esso vengono danneggiati o rimossi.
Nello studio, pubblicato su Cell Reports e realizzato da un gruppo di medici del California Institute of Technology, viene spiegato come i cervelli questi bambini, praticamente divisi in due, si sono adattati e riorganizzati nel corso del tempo.
“Puoi quasi dimenticare le loro condizioni quando li incontri per la prima volta”, riferisce la stessa Kliemann. Le stesse scansioni mostravano normali funzioni di comunicazione e attività di rete neuronale nonostante i ricercatori si aspettassero di vedere attività neurali più deboli rispetto a quelle di alcuni adulti sani con un’età media di 22 anni con i quali i cervelli dei bambini sottoposti all’operazione sono stati raffrontati.