
Un gruppo di tossicologi ha studiato il passero dalla corona bianca (Zonotrichia leucophrys) e ha scoperto che questi uccelli soffrono molto se mangiano semi prelevati da campi trattati con pesticidi neonicotinoidi.
In particolare i ricercatori hanno scoperto che questi piccoli uccelli migratori diventano “anoressici” se esposti ai pesticidi neonicotinoidi.
Questi ultimi sono stati oggetti di vari studi pubblicati negli ultimi anni e si è scoperto, tra le altre cose, che possono decimare gli insetti impollinatori tra cui api e calabroni.
Questo tipo di pesticida ha preoccupato così tanto le autorità che l’Unione Europea ha vietato tre pesticidi della classe dei neonicotinoidi già nel 2018.
I ricercatori hanno tenuto per diverse ore diversi passeri dalla corona bianca in gabbia. Ad una parte di essi sono state somministrate basse dosi di imidacloprid, un pesticida neonicotinoide.
e quantità iniettate erano equivalenti a quelle che potrebbero ingerire se mangiassero semi da un campo trattato con questo pesticida.
A seguito di questo “trattamento”, i ricercatori hanno rilasciato gli uccelli con un piccolo trasmettitore radio posto sulla schiena.
I ricercatori si accorgevano che gli uccelli a cui erano state somministrate sostanze pesticide mangiavano molto di meno rispetto agli altri, di circa un terzo.
Questa situazione perdurava per 3-4 giorni dopo la somministrazione, un tempo considerato dagli stessi ricercatori quello necessario per far uscire il pesticida da loro corpi. Dopo questa fase, i passeri poi ritornavano a mangiare regolarmente per riacquisire il grasso perduto.
Lo studio è apparso su Science.