Pezzo di meteorite di Vesta mostra come acqua abbia “viaggiato” da un corpo all’altro del sistema solare

Grani presolari nel meteorite Kapoeta, un pezzo della superficie dell'asteroide Vesta, Sono stati trovati dai ricercatori (credito: Ogliore Lab)

Un nuovo studio che supporta l’idea che l’acqua sulla Terra potrebbe essere arrivata tramite meteoriti ed asteroidi che hanno impattato sul nostro pianeta è stato realizzato da ricercatori dell’Università di Washington a St. Louis.
Gli scienziati hanno infatti analizzato campioni del meteorite di Kapoeta, un meteorite che cade sul nostro pianeta nel 1942 e che fu ritrovato nell’area dell’odierno Sud Sudan.

Quando la NASA portò avanti la missione Dawn analizzando tra gli altri anche l’asteroide Vesta, un grande asteroide della fascia principale, i ricercatori giunsero alla conclusione che questo pezzo di meteorite doveva provenire proprio da questo grosso asteroide che orbita i tra Marte e Giove.
I ricercatori si sono in particolare concentrati su delle piccole inclusioni scure presenti nel pezzo di meteorite che sono sembrate subito “fuori posto”: “Sembrano completamente diversi dal materiale circostante”, riferisce Nan Liu, una professoressa di fisica che ha guidato lo studio.

I ricercatori hanno scoperto che si tratta di meteoroidi microscopici, grandi meno di 100 micron, che si sarebbero schiantati sulla superficie di Vesta.
Tramite analisi con spettrometro di massa, i ricercatori sono giunti alla conclusione che si trattava di classica “polvere di stelle”.

Si tratta di grani che possono essere considerati come tra i materiali più antichi dell’intero sistema solare, formatisi intorno ad altre stelle morte da miliardi di anni. Questi grani di polvere di stelle arrivano anche sulla Terra proprio tramite l’impatto dei meteoriti e degli asteroidi più primitivi ed antichi.
Secondo i ricercatori, questi micrometeoroidi fatti di “polvere di stelle” sono “atterrati” su Vesta nella fase di impatti violenti definita come “bombardamento tardivo pesante”, una fase accaduta nel nostro sistema solare circa 3,5 miliardi di anni fa.

Questi risultati mostrano che è possibile che piccoli micrometeoroidi che contengono i ghiacci d’acqua possano trasportare acqua su corpi che sono sostanzialmente secchi e che in generale si sono formati senza acqua, come Vesta.
Questo significa che questi micrometeoroidi ghiacciati potrebbero aver fornito acqua non solo a Vesta ma, naturalmente, anche alla Terra. Lo stesso fenomeno, tra l’altro, potrebbe avvenire anche negli altri sistemi stellari con l’acqua che arriva sugli esopianeti allo stesso modo, cosa che potenzialmente può facilitare la nascita della vita anche se di essi.

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