
Un nuovo esopianeta è stato convalidato tramite l’utilizzo dell’Habitable-zone Planet Finder (HPF), uno strumento spettrografico installato sul telescopio Hobby-Eberly da 10 m al McDonald Observatory in Texas.
Con tale strumento i ricercatori hanno potuto analizzare i dati raccolti dal telescopio spaziale Keplero escludendo tutte le varie possibilità di contaminazione dei segnali ed altre possibilità come quella relativa ad un’altra stella in un sistema binario.
Lo studio, pubblicato Sull’Astronomical Journal, parla di un pianeta grande circa il doppio della Terra denominato G 9-40b. Orbita intorno ad una stella nana M (nana rossa) lontana da noi circa 100 anni luce.
La rilevazione è stata effettuata da Keplero tramite il metodo del transito. I dati mostrano che il pianeta esegue un giro completo intorno alla stella ogni sei giorni terrestri.
Si tratta di uno dei primi 20 pianeti che transitano più vicino alla propria stella tra quelle finora individuati, come specifica Guðmundur Stefánsson, attualmente ricercatore a Princeton ed uno degli autori dello studio.
Inoltre questo pianeta si rivela un candidato eccellente per essere uno di quelli le cui atmosfere potranno essere studiate dai prossimi futuri telescopi spaziali, in primis dal James Webb.
La massa del pianeta è al massimo 12 volte quella terrestre ma i ricercatori sperano di misurarla con più precisione effettuando più osservazioni con l’HPF.
Con lo stesso strumento i ricercatori stanno attualmente analizzando le stelle con massa bassa più vicine, di solito nane M, tra l’altro le stelle più comuni della galassia, per scoprire ulteriori esopianeti.