Pianeti con oceano sotto superficie ghiacciata adatti a vita potrebbero essere molti

Attualmente gli obiettivi per la ricerca della vita extraterrestre da parte della NASA, oltre a Marte, sono alcune delle lune che girano intorno a Giove e Saturno.
Anche se sono senza atmosfera e sono completamente coperte di ghiaccio, alcune di queste lune, come Encelado ed Europenceladoa, sembrano vantare mondi oceanici sotterranei. E sappiamo che l’acqua è l’habitat ideale preferito dalla vita, almeno per quella che conosciamo e che si è sviluppata sulla Terra.

Pennacchi importanti per capire possibilità di vita

Inoltre Europa ed Encelado, come rileva Lynnae Quick, una scienziata della NASA che ha prodotto un nuovo studio pubblicato su Publications of the Astronomical Society of the Pacific, vantano anche dei pennacchi che sembrano emettere verso l’esterno, e anche abbastanza violentemente, vapore acqueo.
Debbono dunque avere qualche forma di energia interna che guida questi pennacchi e l’energia, insieme all’acqua, è la fonte primaria per il sostentamento della vita stessa.

Esopianeti somiglianti ad Europa ed Encelado potrebbero essere molti

Il fatto è che se pensiamo che questi mondi possono essere abitabili, allora debbono essere abitabili anche le versioni più grandi che possiamo immaginare, sostanzialmente pianeti extrasolari con oceani, anche sotto una coltre ghiacciata.
Proprio per capire quanti pianeti potrebbero esistere nella nostra via Lattea somiglianti ad Europa ed Encelado, la ricercatrice ha eseguito un’analisi matematica realizzando diverse decine di esopianeti, tra cui quelli del sistema TRAPPIST-1, giungendo alla conclusione che più di un quarto dei pianeti che hanno analizzato potrebbero avere veri e propri oceani sulla propria superficie.

Questi pianeti sarebbero ricoperti di ghiaccio e rilascerebbero energia

Inoltre la maggioranza di essi avrebbe uno strato di ghiaccio superficiale, proprio come Europa ed Encelado. E proprio come Europa ed Encelado, almeno secondo la simulazione matematica realizzata dai ricercatori, molti di questi potrebbero rilasciare energia sotto qualche forma, soprattutto sotto forma di calore.
Quest’ultimo potrebbe venire emesso attraverso vulcani o criovulcani oppure attraverso la tettonica. Una giusta quantità di calore emesso potrebbe rendere un pianeta extrasolare a prima vista inabitabile adatto per la vita così come potrebbero esserlo Europa ed Encelado, che per decenni abbiamo visto come apparentemente inadatti per la vita.

Teorie un giorno forse dimostrabili

Per dimostrare queste teorie si potrebbe, un giorno, misurare il calore emesso da un esopianeta oppure rilevare le eruzioni vulcaniche o criovanolcaniche (emissioni di liquidi o vapore invece di roccia fusa) analizzando le lunghezze d’onda della luce emesse dall’atmosfera di questi pianeti. Cosa che attualmente, con le tecnologie disponiamo, ancora non si può fare.

Pianeti inadatti per la vita? Non arrendersi facilmente

“Le missioni future per cercare segni di vita oltre il sistema solare sono focalizzate su pianeti come il nostro che hanno una biosfera globale così abbondante da cambiare la chimica dell’intera atmosfera”,spiega Aki Roberge, astrofisico della NASA che ha partecipato allo studio. “Ma nel sistema solare, le lune ghiacciate con gli oceani, che sono lontane dal calore del sole, hanno ancora dimostrato di avere le caratteristiche che riteniamo necessarie per la vita.”
Per cui mai arrendersi all’evidenza iniziale quando si nota un pianeta che, solo apparentemente, sembra davvero inadatto per la vita.

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