
Ancora a un nuovo studio sui pianeti di tipo roccioso congelati corrobora l’ipotesi che su questi mondi possa esserci vita extraterrestre. La nuova ricerca, apparsa sul Journal of Geophysical Research, non si concentra però sulle zone al di sotto dello strato ghiacciato superficiale, come molte altre ricerche, ma sulla superficie.
Si crede, infatti, che molti mondi ghiacciati possano vantare un oceano che si trova sotto uno strato ghiacciato superficiale, un oceano in cui l’acqua può rimanere liquida grazie a complessi movimenti gravitazionali che “stirano” il pianeta producendo calore.
In questo nuovo studio Adiv Paradise, fisico ed astronomo dell’Università di Toronto, sfida questo presupposto lanciando l’idea che la vita extraterrestre potrebbe vivere anche al di sopra dello strato ghiacciato della superficie.
Secondo i risultati conseguiti dall’astronomo, i classici pianeti a “palla di neve” possono vantare vicino ai loro equatori temperature sostenibili che potrebbero permettere alla vita di nascere prosperare.
L’idea nasce anche da quanto è avvenuto sulla Terra quando ha attraversato i suoi episodi di “palla di neve”: la vita ha continuato ad esistere. Tuttavia la vita, in questi periodi sulla Terra, era concentrata negli oceani.
Lo scienziato non si è perso d’animo e ha eseguito calcoli al computer per simulare varie condizioni su pianeti ghiacciati, calcolando vari fattori come la quantità della luce della stella e la configurazione dei continenti nonché la presenza dell’anidride carbonica.
Quest’ultima assume infatti un ruolo molto importante: quando il suo livello scende troppo i pianeti diventano palle di ghiaccio.
Tuttavia secondo i risultati conseguiti dalle simulazioni computerizzate, alcuni pianeti a “palla di neve” continuano a perdere anidride carbonica dopo che si sono ghiacciati. Ciò significa che possono esistere regioni su questi pianeti, presumibilmente vicino agli equatori, con terreni non ghiacciati, zone nelle quali l’acqua può continuare a rimanere liquida.
Altro risultato interessante raggiunto da ricercatori con queste simulazioni risiede nella scoperta che pianeti simili alla Terra che raggiungono lo stato “palla di neve” possono rimanere ghiacciati in maniera indefinita grazie a complesse interazioni atmosferiche che fanno rimanere basso il livello di anidride carbonica.
Approfondimenti
- Habitable Snowballs: Temperate Land Conditions, Liquid Water, and Implications for CO2 Weathering – Paradise – – Journal of Geophysical Research: Planets – Wiley Online Library (IA) (DOI: 10.1029/2019JE005917)
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