
Piante di riso che possono crescere con dimensioni più lunghe per sopravvivere alle inondazioni potrebbero essere presto realtà. Un team di scienziati dell’Università di Nagoya, insieme a colleghi di altri istituti, hanno infatti scoperto due geni antagonisti che svolgono un ruolo importante per quanto riguarda la crescita dello stelo di queste piante.
Nella rivista Nature gli scienziati descrivono nuovi ed innovativi metodi per modificare geneticamente le piante di riso e per arrivare a colture più resistenti nelle acque più profonde.
Sempre più coltivatori, infatti, in aree abbastanza povere come quelle dell’Asia meridionale o dell’Africa occidentale, sono costretti a piantare le piante di riso praticamente sott’acqua a causa delle inondazioni.
Gli scienziati hanno identificato in particolare un ormone denominato acido gibberellico. Questo ormone è responsabile della crescita e dell’allungamento naturale dello stelo.
Già in passato era stato scoperto che stimolando o inibendo l’attività di questo ormone era possibile controllare l’altezza delle piante di riso ma il processo non è stato mai ben chiaro così come non è stato possibile applicarlo in maniera estensiva alle coltivazioni.
Gli scienziati del team di Motoyuki Ashikari hanno scoperto che oltre all’acido gibberellico la pianta usa due geni per regolare la crescere dello stelo: ACE1 e DEC1.
“Abbiamo anche scoperto che ACE1 e DEC1 sono conservati e funzionali in altre specie di piante, come l’orzo e altre erbe, quindi le nostre ricerche migliorano la comprensione della regolazione dell’allungamento dello stelo nei membri della famiglia Gramineae che possono avere meccanismi di allungamento dello stelo simili”, spiega lo stesso Ashikari.
Approfondimenti
- Regolazione antagonista della risposta dell’acido gibberellico durante la crescita dello stelo nel riso | Nature (IA) (DOI: 10.1038/s41586-020-2501-8)
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