Un piccolo e compatto stimolatore neurale alimentato magneticamente è stato sviluppato da un team di neuroingegneri della Rice University. Questo dispositivo, grande quanto un chicco di riso, può stimolare elettricamente il cervello e il sistema nervoso, senza alcun cavo o batteria.
L’energia la prende, infatti, dal magnetismo pur producendo lo stesso tipo di segnale ad alta frequenza degli impianti, clinicamente approvati, a batteria, di quelli che, per esempio, si utilizzano per il dolore cronico.
Nello studio, pubblicato su Neuron, viene descritto il dispositivo il quale è fatto da una sottile pellicola magnetoelettrica la quale è capace di convertire l’energia magnetica in tensione elettrica.
Tra l’altro questo dispositivo, come riferisce il comunicato stampa dello studio, evita quegli svantaggi che si possono avere con le onde radio, con gli ultrasuoni, con la luce e persino con le bobine magnetiche. Si tratta di dispositivi che hanno già mostrato in passato di soffrire di “interferenze” con i tessuti viventi.
Il nuovo dispositivo è già stato testato con successo sui ratti. “I nostri risultati suggeriscono che l’utilizzo di materiali magnetoelettrici per la fornitura di energia wireless è più di una nuova idea. Questi materiali sono candidati eccellenti per la bioelettronica wireless di livello clinico”, spiega Jacob Robinson, autore corrispondente dello studio.
Con questo dispositivo si potrebbe rendere la stimolazione elettrica neurale maggiormente disponibile e più fattibile dato che si tratta di un dispositivo del tutto wireless che funziona non solo senza fili ma anche senza batteria. Inoltre le dimensioni minimali ne rendono possibile l’impianto nel corpo tramite procedure minimamente invasive.
Approfondimenti
- Rice team makes tiny, magnetically powered neural stimulator (IA)
- Magnetoelectric Materials for Miniature, Wireless Neural Stimulation at Therapeutic Frequencies: Neuron (IA) (DOI: 10.1016/j.neuron.2020.05.019)