Con uno studio su Nature Communications un gruppo di ricercatori dell’Istituto Italiano di Tecnologia annuncia e descrive quello che viene considerato come il primo robot morbido che imita i viticci delle piante. I viticci sono quelle strutture che hanno di solito forma arricciata che servono a quelle piante non dotate di un proprio fusto duro a crescere in altezza arrampicandosi su altre piante o su altre strutture.
I possibili utilizzi in chiave futura potrebbero essere, per esempio, relegati a dispositivi indossabili che possano cambiare forma a piacimento e che possano avere le funzioni delle bretelle. Ma le stesse applicazioni potrebbero spaziare in vari settori; ad esempio la tecnologia del genere potrebbe essere utilizzata per la creazione di bracci robotica flessibili per l’esplorazione.
Per arrivare alla costruzione di questo robot morbido ricercatori hanno prima studiato i meccanismi naturali tramite i quali le piante utilizzano il sistema dei viticci; nello specifico hanno studiato i meccanismi naturali con i quali le piante trasportano l’acqua nelle loro cellule e nei loro tessuti tramite un principio idraulico chiamato osmosi. Tale movimento avviene tramite il citosol, il fluido intracellulare presente nelle piante.
Il piccolo robot funziona con comandi idraulici e può eseguire movimenti reversibili. È composto da un tubo flessibile in PET all’interno del quale scorre un liquido con particelle elettricamente cariche. Il robot è alimentato da una batteria da 1,3 V grazie alla quale le particelle stesse vengono prima attratte e poi immobilizzate su degli elettrodi flessibili. Una volta smosse, comincia a muoversi anche il liquido e quindi il robot.
Fonti e approfondimenti
- The first tendril-like soft robot able to climb (IA)
- A variable-stiffness tendril-like soft robot based on reversible osmotic actuation | Nature Communications (DOI: 10.1038/s41467-018-08173-y) (IA)