
Più anni di istruzione sono collegati ad un rischio minore di incorrere nella demenza secondo un interessante studio condotto da ricercatori del Center for Healthy Brain Aging (CHeBA) dell’Università del Nuovo Galles del Sud, Australia.
I ricercatori hanno infatti confrontato persone che avevano completato diversi livelli di istruzione, da quelli che avevano frequentato solo la scuola elementare fino a quelli che avevano terminato la scuola media o superiore. In totale hanno analizzato i dati di 30.785 persone con un’età minima di 55 anni e un’età massima di 103 anni. Le persone provenivano da 14 paesi diversi.
Secondo quanto spiega l’autore principale dello studio, Steve Makkar, c’era una chiara differenza, in termini di rischio di demenza, tra coloro che avevano completato solo la scuola elementare e quelli che avevano completato la scuola media o la scuola superiore. Questi ultimi infatti mostravano chiaramente possibilità più piccole di andare incontro a deficit cognitivi con l’avanzare dell’età.
Quelli più a rischio erano quelli che non avevano completato neanche la scuola elementare.
Lo studio, dunque, conferma che esiste un collegamento tra il livello di istruzione e il rischio legato al deterioramento cognitivo legato all’età. Non solo: i ricercatori scoprivano anche che questa associazione era più forte nelle donne, rispetto agli uomini. Infine scoprivano che le persone asiatiche che avevano completato la scuola superiore mostravano il livello di rischio più basso di deficit cognitivi.
“Questa ricerca indica che dovremmo puntare almeno alla scuola media e preferibilmente all’istruzione superiore se vogliamo ridurre il rischio di deficit cognitivo a livello globale. Sarebbe un investimento saggio per le nostre generazioni future”, spiega Perminder Sachdev, professore al CHeBA e autore senior dello studio.
Approfondimenti
- Education and the moderating roles of age, sex, ethnicity and apolipoprotein epsilon 4 on the risk of cognitive impairment – ScienceDirect (IA) (DOI: 10.1016/j.archger.2020.104112)
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