L’aumento del grasso nella zona viscerale durante i due anni prima della menopausa è collegato ad un rischio maggiore di patologie cardiache, in particolare di aterosclerosi subclinica nell’arteria carotide interna secondo uno studio apparso sulla rivista Menopausa.
Lo studio è stato condotto dal ricercatore Saad Samargandy, dell’Università di Pittsburgh, che, insieme all’aiuto dei colleghi, ha valutato il collegamento tra il tessuto adiposo viscerale nel corso della transizione alla menopausa e lo spessore intima-media dell’arteria carotide comune (cIMT) e/o lo spessore intima-media dell’arteria carotide interna (ICA-IMT).[1] Lo spessore dell’arteria carotide, infatti, può essere considerato come un indicatore precoce di patologie cardiache.[3]
I ricercatori, che hanno analizzato questi dati per 362 donne con un’età media di 51,1 anni, scoprivano che durante due anni prima del periodo mestruale finale il tessuto adiposo viscerale aumentava dell’8,2% all’anno mentre dopo il periodo mestruale finale aumentava del 5,8 all’anno.[1]
Secondo il comunicato sul sito dell’Università di Pittsburgh, questi dati stanno a significare che quelle donne che vedono un accumulo accelerato di grasso nell’addome nel corso della menopausa possono essere a maggior rischio di malattie cardiache anche se il peso rimane più o meno stabile.[3]
Secondo il ricercatore ciò è da spiegare nel fatto che una maggiore quantità di grasso che avvolge gli organi addominali è collegata ad una produzione più grande di molecole tossiche le quali poi vanno a influire negativamente sull’apparato cardiovascolare.[3]
Note e approfondimenti
- Belly Fat Gain During Menopause May Elevate CVD Risk – Consumer Health News | HealthDay (IA)
- Abdominal visceral adipose tissue over the menopause transit…: Menopause (IA) (DOI: 10.1097/GME.0000000000001755)
- Abdominal Fat Gain Tied to Heart Disease Risk in Menopause | Pittwire | University of Pittsburgh (IA)