Plutonio smaltito nei reattori al torio

Il problema degli alti quantitativi di plutonio ad uso militare oramai dismesso risulta abbastanza importante e si fa sentire soprattutto in Russia dove ci sono molti siti con ingenti quantità di plutonio conservato durante l’era dell’unione sovietica.
Un nuovo studio, pubblicato su Annals of Nuclear Energy, propone di utilizzare questo plutonio, che di regola dovrebbe essere smaltito, per creare energia elettrica e termica tramite reattori al torio. L’energia potrebbe poi essere utilizzata per produrre idrogeno a livello industriale. Inoltre, sempre secondo lo studio, questa nuova tecnologia è capace anche di desalinizzare l’acqua.

Secondo lo studio, uno dei vantaggi principali di una centrale nucleare al torio è insito nel fatto che può non essere costruita vicino ad una fonte d’acqua costante come un fiume. Le centrali nucleari classiche, infatti, devono essere costruite vicino a un fiume in quanto hanno bisogno di grossi quantitativi di acqua per il raffreddamento continuo dei reattori.
Nei reattori a base di torio, invece, può essere utilizzato l’elio in congiunzione con anidride carbonica o idrogeno al posto dell’acqua.

Attualmente il problema del plutonio viene risolto in modi diversi negli Stati Uniti e in Russia. Negli Stati Uniti viene trattato chimicamente (viene bruciato e trasformato), mentre in Russia è perlopiù bruciato nei reattori. Tuttavia si tratta di metodi palliativi in quanto le quantità di plutonio da smaltire nelle discariche di rifiuti radioattivi sono ancora troppo alte.

Secondo Sergey Bedenko, uno degli autori dello studio,”Il vantaggio principale di tali impianti sarà la loro multifunzionalità. In primo luogo, nei reattori di torio si smaltisce in modo efficiente uno dei combustibili radioattivi più pericolosi, in secondo luogo generiamo energia e calore, in terzo luogo, con il suo aiuto, sarà possibile sviluppare la produzione di idrogeno industriale”.

Fonti e approfondimenti

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