Polveri nell’atmosfera causa di raffreddamenti globali della Terra

I cambiamenti climatici terrestri si sono da sempre susseguiti, dalla nascita stessa del nostro pianeta. Vari cicli glaciali e interglaciali con temperature più alte che si susseguivano a temperature più basse hanno da sempre portato a forti variazioni del clima che di fatto hanno cambiato i connotati stessi del nostro pianeta nonché quelli della vita su di esso presente.
Questi cicli sono influenzati in gran parte dalle variazioni dell’orbita terrestre ma la sensazione è che la comprensione riguardo alle tipologie e ai tempi riguardo queste variazioni, molto spesso anche nette e non collegate tra loro, risulti ancora ad oggi limitata.

Un nuovo studio, pubblicato su Proceedings of the National Academy of Science, mostra che a giocare un ruolo importante per quanto riguarda i cicli di raffreddamento terrestre è stata anche la polvere nell’atmosfera. Quest’ultima di solito aumenta quando diminuisce la temperatura. Grosse quantità di polveri nell’atmosfera terrestre presenti per lungo periodo possono portare a raffreddamenti globali.

Il ruolo importante della polvere atmosferica nel sistema climatico terrestre è sottolineato anche dal professor Gary Shaffer Dell’Università di Magallanes, Cile, che ha condotto lo studio. Lo scienziato ha analizzato i dati relativi alla deposizione delle polveri degli ultimi tre cicli glaciali di varie zone della Terra, dalle latitudini subtropicali a quelle dell’emisfero australe. Simulazioni computerizzate hanno poi dimostrato che questi i grossi quantitativi di polvere, una volta presenti nell’atmosfera del nostro pianeta, hanno causato cicli di raffreddamento amplificato e la riduzione del biossido di carbonio rendendo i cicli glaciali ancora più freddi.

In questi contesti, lo stesso raffreddamento porta ad una condizione di aria più secca e quindi ad un maggiore quantitativo di polvere e più polvere porta a sua volta ad un raffreddamento ancora maggiore, in quello che sembra essere una reazione a catena. Tuttavia, secondo lo stesso scienziato, altri agenti non ancora ben identificati devono essere intervenuti per invertire poi le tendenze durante i periodi glaciali estremi. Se non fosse stato così, infatti, la Terra si sarebbe ghiacciata interamente, come tra l’altro era già avvenuto in un lontano passato (non per colpa delle polveri) quando la Terra divenne una vera e propria”palla di neve”.

Fonti e approfondimenti

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