
Un’eruzione solare relativamente potente, esplosa il 30 gennaio sulla superficie del Sole il 30 gennaio, arriverà oggi, 2 febbraio 2022, sulla Terra, come riferisce Live Science. La potente espulsione di massa coronale è avvenuta in una macchia solare denominata AR2936 ed è durata per più di quattro ore. Si tratta di un brillamento solare di classe M1, uno di medie dimensioni, che ha espulso nello spazio un flusso di particelle.
Viaggio del flusso di particelle verso la Terra
Il flusso ha compiuto il viaggio verso la Terra (circa 150 milioni di chilometri) in poco meno di due giorni. Parte del flusso prodotto dall’eruzione solare colpirà dunque oggi la Terra come tra l’altro annunciato dalla National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA).
Halo CME
Come spiega Live Science, si tratta di un’esplosione di tipo CME conosciuta anche come “halo CME”. Le immagini del coronografo della navicella SOHO (una sonda dell’agenzia spaziale europea) mostrano l’ampiezza enorme del flusso di particelle prodotto dall’eruzione, ben più ampio del Sole stesso.
Tempesta magnetica di classe G2
Quando i flussi di particelle di eruzioni solari come questa raggiungono la Terra si crea una tempesta magnetica e in questo caso se ne dovrebbe formare una di classe G2. Si tratterà di una tempesta magnetica moderata e dunque considerata come “a basso rischio”. Formerà delle aurore al circolo polare Artico le quali saranno forse visibili fino a New York. La stessa tempesta magnetica non avrà alcun effetto sulle reti elettriche e sui dispositivi elettronici.
Ciclo solare
L’eruzione solare avviene in quello che è il ciclo solare 25. Si tratta di un ciclo solare della durata di 11 anni che, come hanno realizzato gli scienziati, ha avuto più macchie solari della media, dunque è risultato più forte di quanto gli stessi scienziati si aspettavano. Il ciclo dovrebbe vedere il suo picco nel 2025.