Presto intercetteremo onde gravitazionali delle prime immense esplosioni dell’universo

Le prime supernove, ossia le prime grandi esplosioni delle stelle più grandi all’inizio dell’universo (o quasi) potrebbero essere osservati dai rilevatori di onde gravitazionali di prossima generazione secondo quanto spiega Universe Today.
Le onde emanate da queste potentissime esplosioni saranno, infatti, rilevate come dei ronzii molto deboli, una sorta di vibrazione di fondo dell’universo.

Le prime grandi stelle dell’universo

Le stelle di cui si parla sono le prime grandi stelle dell’universo: incredibilmente massicce, potevano essere caratterizzate da una massa di centinaia o addirittura migliaia di volte il nostro sole. Le prime grosse stelle, quelle gigantesche, sono comparse poche centinaia di milioni di anni dopo il Big Bang ma il loro destino era già segnato.
Differentemente dalle altre stelle, quelle più piccole meno massicce, queste stelle gigantesche avevano novità relativamente breve e, soprattutto, terminavano la loro esistenza in esplosioni catastrofiche.

Comprensione dell’universo “primordiale”

Si tratta di un obiettivo importante dell’osservazione astronomica in quanto le stelle della prima generazione potrebbero farci comprendere molto di più sull’universo “primordiale”, ad esempio sulla formazione delle primissime galassie, sull’evoluzione della materia oscura e dell’energia oscura e soprattutto su come si sono formati i buchi neri supermassicci, altrettanto giganteschi, che vediamo oggi. Per questi ultimi, infatti, gli scienziati non hanno ancora una spiegazione: come hanno fatto da acquisire tutto questo materiale e dunque la massa che vediamo oggi in “soli” 13 miliardi di anni?

Il segreto? Intercettare l’eco di queste enormi esplosioni primordiali

Il segreto sta nell’intercettare la “eco” dell’esplosione di queste primissime stelle gigantesche. Deve essersi trattato di esplosioni davvero enormi che hanno violentemente increspato lo spazio-tempo circostante, producendo forti onde gravitazionali (la cui forza, comunque, si è notevolmente indebolita miliardi di anni dopo giungendo a noi).
Abbiamo già rilevato le onde gravitazionali ma si tratta di onde causate da eventi di fusione, ad esempio tra due stelle di neutroni o tra due buchi neri. Il prossimo, grande passo in avanti sarà rilevare le onde gravitazionali delle primissime supernove. Si tratterà di rilevazioni che, secondo gli scienziati, daranno un forte contributo al persistente ronzio di sottofondo che vibra praticamente da sempre in tutto l’universo.

Credito: Flavio Takemoto

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