
No, non è stata creata la prima rete informatica quantistica ma è stato fatto qualcosa comunque di ragguardevole: un progetto congiunto Cina-Austria è riuscito a ricreare il primo scambio sicuro di chiavi di decrittazione quantistiche in una rete non locale o comunque a grande distanza (si parla di migliaia di chilometri). Si tratta, in questo senso, di un passo importante per il raggiungimento della suddetta Internet quantistica di cui tanto si vocifera ma che, almeno al momento, resta solo un progetto teorico.
Questi esperimenti vanno semplicemente a dimostrare che uno scambio sicuro d dati tra terminali terrestri, in questo caso grazie ad un satellite, con chiavi quantistiche può avvenire.
La crittografia con chiavi quantistiche (quantum key distribution, QKD) va ad utilizzare i singoli quanti di luce in vari stati di sovrapposizione quantistica al fine di garantire quella stessa sicurezza che è garantita oggi tra le comunicazioni private e sicure su Internet con la crittografia a chiave pubblica tradizionale.
Precedenti esperimenti erano già stati effettuati ma solo a distanza limitata, di poche centinaia di chilometri, soprattutto a causa delle perdite di segnale dei canali ottici delle fibre.
Questa nuova soluzione sfrutta i satelliti e dunque il collegamento dallo spazio. In questo modo si possono connettere punti remoti sulla Terra con perdite di segnale trascurabili.
A tal proposito è stato utilizzato un apposito satellite, denominato Micius, costruito proprio per gli esperimenti quantistici, lanciato nello 2016 e che si trova in orbita intorno alla Terra ad una distanza di circa 500 chilometri.
Fonti e approfondimenti
- China Builds World’s First Space-ground Integrated Quantum Communication Network—Chinese Academy of Sciences (IA)
- Crediti immagine: PAN Jianwei’s team