
In relazione a patologie quali la sindrome dell’intestino irritabile o anche altre non afferenti direttamente all’intestino ma che comunque sono collegate ad un’attività rallentata del tratto digestivo, una nuova ricerca, apparsa su Gastroenterology , conferma che buoni batteri nell’intestino possono aiutare lo sviluppo del sistema nervoso interno, il cosiddetto “cervello dell’intestino”, cosa che a sua volta aiuta la motilità intestinale.
Per “motilità intestinale” si intende la contrazione nonché il rilassamento dei muscoli del tratto gastrointestinale. Questo movimento favorisce il transito degli alimenti per tutto il percorso digestivo. Utilizzando i probiotici, secondo Bindu Chandrasekharan, uno degli autori della ricerca, si può far sì che i neuroni del sistema nervoso enterico possano percepire componenti derivati dal microbiota e possano dunque essere in grado di regolare la motilità intestinale.
Gli esperimenti sono stati effettuati sui topi utilizzando dosi giornaliere di Lactobacillus rhamnosus, un batterio propedeutico tra i più utilizzati per quanto riguarda i lactobacilli, somministrato ai roditori nel corso della settimana.
Esaminando poi tessuti interni degli intestini dei topi, i ricercatori scoprivano notevoli cambiamenti funzionali della “cervello dell’intestino” e un aumento significativo della frequenza delle feci nonché una riduzione del tempo di transito totale e in generale un aumento delle contrazioni del tratto gastrointestinale, tutte caratteristiche collegate ad un miglioramento della motilità intestinale.
Secondo Chandrasekharan i pazienti con particolari disturbi, come ad esempio il diabete, l’autismo, il morbo di Parkinson e la sindrome dell’intestino irritabile, potrebbero essere aiutati con il probiotici per favorire la motilità intestinale compromessa che può portare a costipazione e a notevoli problemi anche durante la vita quotidiana.
Fonti e approfondimenti
- Emory researchers find probiotics may increase intestinal motility in mouse model | Emory University | Atlanta, GA (IA)
- Interactions Between Commensal Bacteria and Enteric Neurons, via FPR1 Induction of ROS, Increase Gastrointestinal Motility in Mice – Gastroenterology (IA) (DOI: 10.1053/j.gastro.2019.03.045)
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