
Il problema della Voyager 1 che ha fatto pensare al peggio, sostanzialmente alla fine delle comunicazioni tra la Terra e la sonda per sempre, è stato risolto e la stessa sonda non invia più dati confusi. Lo riferisce un nuovo articolo di Universe Today che parla di come ricercatori e tecnici hanno scoperto quello che era un “problema di rete”.
La sonda continuava ad inviare in maniera corretta i dati telemetrici ma li indirizzava al computer sbagliato. I dati risultavano dunque danneggiati ma solo dopo che erano arrivati sulla Terra. I dati danneggiati portavano a messaggi confusi che i tecnici non riuscivano a decifrare. Suzanne Dodd, project manager di Voyager, è stata una degli ingegneri che hanno capito il problema comprendendo che era un vecchio computer, praticamente “morto”, a corrompere i dati. Convogliando questi ultimi verso un nuovo sistema informatico tecnici e ricercatori sono riusciti a riottenere di nuovo i dati telemetrici corretti. Ora non resta che eseguire una lettura completa dei dati inviati dalla sonda per capire cosa sta facendo in questo momento.
In questo preciso momento la sonda Voyager 1 si trova a più di 157 unità astronomiche di distanza dalla Terra (157 volte la distanza tra la Terra e il Sole) viaggiando più di 61 km orari. Sta raccogliendo diversi dati dal mezzo interstellare che la circonda e dalle radiazioni degli oggetti più vicini che sta ricevendo. Nel corso dei prossimi decenni, se non verrà distrutta da qualche oggetto che potrebbe incontrare sul suo cammino, dovrebbe cominciare ad inoltrarsi verso la nube di Oort e comincerà ad intraprendere un lungo viaggio che tra migliaia di anni la porterà davvero nello spazio interstellare.