
I prossimi cinque anni potrebbero essere “anormalmente caldi”. È questo l’annuncio effettuato tramite una ricerca pubblicata su Nature Communications da un gruppo di ricercatori del Centro nazionale di ricerca scientifica (CNRS) francese.
Secondo gli scienziati, il periodo che andrà dal 2018 al 2022 potrebbe risultare ancora più caldo di quanto previsto sulla base dei dati ottenuti fino ad ora, prendendo in considerazione dunque anche il fenomeno del riscaldamento globale.
Gli scienziati hanno utilizzato un nuovo metodo, realizzato dai ricercatori del CNRS, dell’Università di Southampton e del Royal Netherlands Meteorological Institute, che, invece di usare tecniche di simulazione tradizionali, utilizza dati statistici basati su vari modelli di riferimento.
Considerando i dati delle temperature tra il 20º il 21º secolo e trovando dati analoghi alle attuali condizioni climatiche, si possono fare previsioni più o meno affidabili.
Secondo questo nuovo metodo, la temperatura media dell’aria tra il 2018 e il 2022 sarà superiore a quella già dedotta dal solo riscaldamento globale indotto dall’uomo e ciò sarà dovuto in particolare ad una bassa probabilità di eventi freddi intensi.
La temperatura più alta sarà accompagnata da forti eventi di calore che, tra l’altro, aumenteranno anche le tempeste tropicali.
Si tratta, in ogni caso, di una media complessiva e globale ma gli scienziati intendono utilizzare questo metodo anche per fare previsioni regionali e per stimare anche precipitazioni e siccità.