Dopo aver puntato il telescopio spaziale Hubble su una particolare regione del cielo per varie ore ed utilizzando la sua capacità di vedere nell’ultravioletto, gli astronomi sono riusciti a raccogliere i dati necessari per ricostruire una nuova immagine che riprende una delle zone profonde nell’universo osservabile, ad una distanza di 11 miliardi di anni luce.
Ciò che si può vedere nell’immagine, dunque, è quello che c’era solo 3 miliardi di anni dopo il big bang.
Gli astronomi hanno combinato i dati di Hubble con quelli di altri telescopi spaziali e terrestri per assemblare l’immagine.
Nonostante sembrino stelle, tutte le lucine che si possono vedere nell’immagine sono galassie (e non potrebbe essere altrimenti visto la distanza).
Se ne possono individuare oltre 15.000, di cui 12.000 risultano “vive”, ossia in fase di creazione massiva di nuove stelle.
La tecnica utilizzata dagli astronomi ha permesso di poter inserire nella stessa immagine galassie più lontane e galassie più vicine, oggetti di solito visibili su diverse lunghezze d’onda a causa dell’espansione dell’universo.
L’immagine è stata creata nel contesto del programma Hubble Deep UV (HDUV) Legacy Survey ed è una piccola porzione di una parte di cielo che può essere individuata nella costellazione settentrionale dell’Orsa Maggiore.

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Fonti e approfondimenti
- HubbleSite: News – Hubble Paints Picture of the Evolving Universe (IA)
- HubbleSite: Image – HDUV GOODS-North Field (IA)
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