
Un oggetto estremamente luminoso, con un livello di luminosità che supera quello di un milione di soli, si è “risvegliato” in un’area che fa da ponte tra le nubi di Magellano, due galassie satelliti della via Lattea. Questo oggetto molto luminoso, conosciuto anche come RX J0209.6-7427, fu rilevato per la prima volta nel lontano 1993 durante una esplosione di luce che durò per sei mesi.
Inizialmente identificato come un sistema binario a raggi X di tipo Be (un sistema fatto da una stella Be e da una stella di neutroni), questo oggetto ha poi cominciato ad essere un vero proprio mistero dato che è entrato in una sorta di letargo fino a “riaccendersi” nelle ultime settimane.
Proprio in questo periodo, un team di astronomi ha utilizzato l’AstroSat, un telescopio a raggi X spaziale indiano, studiando in maniera più approfondita la natura di questa fonte luminosa. I ricercatori sono giunti alla confusione che si tratta di un oggetto conosciuto come pulsar a raggi X ultra-luminoso (ULXP).
Questa pulsar si trova nel “ponte di Magellano”, un’area fatta di gas e di stelle che collega la piccola nube con la grande nube di Magellano.
Si tratta del secondo ULXP più vicino ma individuato ed è l’ottavo oggetto di questo tipo mai scoperto.
La loro luminosità è così forte che è paragonabile a quella di intere piccole galassie.
“La teoria convenzionale è che per brillare così intensamente, gli ULXP devono essere dischi di accrescimento luminosi attorno ai buchi neri”, spiega Amar Deo Chandra, uno degli autori della ricerca. “Tuttavia, recenti scoperte di pulsazioni in questi oggetti suggeriscono che potrebbero in effetti avere stelle di neutroni nel loro cuore.”
Approfondimenti
- Study of recent outburst in the Be/X-ray binary RX J0209.6−7427 with AstroSat: a new ultraluminous X-ray pulsar in the Magellanic Bridge? | Monthly Notices of the Royal Astronomical Society | Oxford Academic (IA) (DOI: 10.1093/mnras/staa1041)
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