Quantità di anidride carbonica nell’atmosfera è la più alta degli ultimi 3 milioni di anni secondo simulazione

Concentrazione atmosferica di CO2 (in rosa) rispetto alla temperatura globale (in verde) e ai dati relativi alla presenza di ghiaccio (credito: Willeit et al, 2019)

Tramite una circoscritta analisi al computer basata sugli ultimi 3 milioni di anni della storia climatica della Terra, un gruppo di scienziati del Potsdam-Institut für Klimafolgenforschung, Germania, conferma tutte le problematiche relative alla presenza dei gas serra nella nostra atmosfera rispetto ai tempi più o meno “recenti”.
Nello specifico, secondo la simulazione, la quantità di CO2 nell’atmosfera oggi è la più alta tra quelle registrate negli ultimi 3 milioni di anni.

Gli scienziati si sono basati sui numerosi dati riguardanti sedimenti oceanici ed hanno descritto l’evoluzione climatica degli ultimi 3 milioni di anni durante i quali, secondo il report, le temperature medie globali non hanno mai superato quelle dei livelli preindustriali di oltre 2 °C un limite che potrebbe essere superato nei prossimi cinquant’anni con i ritmi odierni.

Secondo i ricercatori a plasmare le ere glaciali sarebbe stata proprio la presenza di CO2 nell’aria, una cosa che prima non era mai stata compresa pienamente, come afferma Matteo Willeit, l’autore principale dello studio pubblicato su Science Advances.
Insieme alla CO2, la cui presenza è da addebitare anche all’azione umana, altri fattori sono stati quelli riguardanti le variazioni dell’orbita terrestre intorno al Sole, variazioni denominate anche cicli di Milankovitch.

I risultati, oltre a mostrare la forte sensibilità della Terra e del suo sistema atmosferico alle variazioni anche minimali della quantità di CO2 nell’atmosfera, mostra anche che “ora stiamo spingendo il nostro pianeta natale al di là di qualsiasi condizione climatica sperimentata durante l’intero periodo geologico corrente, il Quaternario”,come specifica lo stesso Willeit che aggiunge che il cambiamento climatico a cui stiamo assistendo oggi è “grande, davvero grande; anche per gli standard della storia della Terra”.

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