Il caldo estremo che ha colpito gran parte del mondo nel luglio 2024 ha infranto i record e lasciato una scia di devastazione, sottolineando i profondi impatti del cambiamento climatico. Secondo un articolo pubblicato dalla World Meteorological Organization[1] , luglio 2024 è stato il secondo mese più caldo mai registrato a livello globale e le ondate di calore hanno colpito tutti i continenti, evidenziando la necessità di un’azione urgente per il clima.
Record di temperatura globali infranti
L’articolo riporta che per 13 mesi consecutivi, da giugno 2023 a giugno 2024, le temperature medie globali hanno stabilito nuovi record ogni mese. Luglio 2024 non ha fatto eccezione, diventando il secondo luglio più caldo mai documentato nel record di dati ERA5 del Copernicus Climate Change Service dell’Unione Europea.
Questo caldo estremo ha portato a impatti diffusi nelle società di tutto il mondo, dalle temperature alle stelle nella Death Valley, in California, alle distese ghiacciate dell’Antartide, che hanno anch’esse sperimentato un calore senza precedenti. Queste anomalie sottolineano come i gas serra derivanti dalle attività umane stiano determinando cambiamenti gravi e persistenti nel clima globale.
Ondate di calore senza precedenti nei continenti
Le temperature estreme hanno colpito regioni in tutto il mondo, con Asia, Europa, Nord America e Africa che hanno tutte segnalato ondate di calore che hanno battuto i record locali e nazionali.
Giappone, Cina e India hanno sperimentato alcune delle temperature più calde mai registrate nella loro storia. Nel frattempo, paesi in Europa e Nord America, come Grecia, Spagna, Stati Uniti e Canada, hanno dovuto affrontare la doppia minaccia del caldo estremo e di violenti incendi.
In Sud America, le temperature invernali sono salite alle stelle fino con picchi che, come rileva l’articolo, hanno toccato anche i 35° in alcune zone del Brasile meridionale, della Bolivia, del Paraguay e dell’Uruguay.
