Secondo i dati diffusi dalla National Oceanic and Atmospheric Administration, l’estate appena trascorsa è stata la più calda mai registrata dal 1880 per l’emisfero settentrionale del pianeta.
Inoltre il mese di agosto è stato il secondo mese più caldo mai registrato con condizioni che hanno riguardato tutto il globo secondo quanto rivela Science Alert.
Questo calore record è inoltre arrivato senza il vento di El Niño proveniente dall’oceano Pacifico tropicale. Il fenomeno di El Niño è uno di quelli che tende a far aumentare le temperature globali, soprattutto riscaldando i mari, ma stavolta sembra non centrare troppo a differenza di quanto accaduto nel 2016, altro anno con un’estate da record.
Questo significa che sta diventando sempre più facile superare i record anche senza far ricorso ad eventi globali come quello del Niño.
E il riscaldamento globale in corso è testimoniato anche dal fatto, secondo quanto rileva la stessa NOAA, che le cinque stati più caldi nell’emisfero settentrionale sono state quelle relative agli ultimi cinque anni.
Prendendo in considerazione il periodo da giugno ad agosto, quello appena trascorso è stato il secondo periodo più caldo mai registrato con la sua media di 0,93 °C sopra la media del XX secolo.
Dati allarmanti che fanno comprendere che il riscaldamento globale non deve essere più visto come un fenomeno che farà vedere i propri effetti su una scala di tempo secolare ma sul periodi di tempo calcolabili in decenni.