
Le ragazze possono essere più soggetti a fenomeni di bullismo rispetto ai ragazzi secondo uno studio prodotto da ricercatori della Rutgers University-Camden.
La ricercatrice Nancy Pontes, insieme ai colleghi, ha analizzato i dati raccolti dai Centers for Disease Control americani tra il 2011 e il 2015 ed ha scoperto che erano proprio le femmine ad essere più colpite dal fenomeno rispetto ai maschi.
Ragazze inclini a considerare suicidio
Inoltre, secondo la stessa ricercatrice, le ragazze, rispetto ai ragazzi, mostrano maggiori probabilità di considerare o di tentare il suicidio e ciò indipendentemente dal fatto di essere vittime di bullismo o meno.
Questo studio contrasta altre ricerche precedenti che mostravano che non vi erano differenze sostanziali per quanto riguarda la differenziazione di genere per le vittime di bullismo.
Tuttavia, utilizzando una particolare metodologia raccomandata dall’International Journal of Epidemiology, Pontes e colleghi hanno scoperto che gli effetti di bullismo risultano significativamente più gravi per le femmine.
Bullismo psicologico o “di esclusione”
Inoltre molto spesso le scuole stanno mettendo in atto nuovi sistemi per reprimere soprattutto il bullismo fisico, un bullismo che esiste soprattutto tra i maschi, e non quello psicologico, che riguarda più che altro le femmine.
Si tratta di uno bullismo, quest’ultimo, che spesso “non è visibile”, come riferisce la stessa Pontes, una sorta di bullismo relazionale provocato, per esempio, dall’esclusione sociale oppure dai pettegolezzi e dalla diffusione incontrollata di voci negative riguardanti le vittime. Si tratta di azioni meno palesi rispetto ad un bullismo classico di tipo fisico e proprio per questo possono continuare per anni senza che nessuno se ne accorga.
Lo studio è comunque caratterizzato da alcuni limiti che gli stessi ricercatori riconoscono ma sperano che questi risultati possano contribuire a richiamare l’attenzione sulle modalità che i ricercatori utilizzano per eseguire studi del genere.