
Rallentare il metabolismo può rivelarsi utile per un’azione di contrasto alle mutazioni genetiche negative, almeno sui moscerini.
È quanto hanno costatato alcuni ricercatori della Northwestern University i quali hanno rallentato il tasso di metabolismo dei moscerini della frutta di circa 50% notando minori effetti dannosi di alcuni mutazioni genetiche.
Non tutte le mutazioni genetiche, infatti, che sono alla base stessa dell’evoluzione, possono rivelarsi positive. Molte di esse non apportano alcun beneficio, anzi possono rappresentare un difetto grave o comportare problemi di sviluppo.
Tuttavia quando gli scienziati, guidati da Richard Carthew della Northwestern, hanno rallentato i tassi metabolici dei moscerini della frutta, hanno notato che potevano vivere senza microRNA, cosa che era ritenuta precedentemente impossibile.
Il microRNA negli esseri viventi controlla lo sviluppo e la fisiologia ed è ritenuto essenziale per la vita.
I moscerini della frutta che non producevano micro RNA non solo sopravvivevano ma crescevano, seppur più lentamente, senza modifiche genetiche negative e diventavano adulti normali.
Gli scienziati ritengono, dunque, che “l’intera famiglia di regolatori genici non è essenziale” e che se si cresce più lentamente si può fare a meno di un sistema così complesso quale quello riguardante le varie interazioni tra le diverse proteine e i geni all’interno delle cellule.
Crescendo più lentamente, “hai più tempo per adattarti agli errori e reagire ai cambiamenti”, come specifica Luís Amaral, uno degli autori dello studio.
La ricerca potrebbe rivelarsi utile in particolare per la creazione di nuovi metodi onde rallentare il metabolismo delle cellule tumorali.