Raro caso di disco protoplanetario lacerato da sistema stellare triplo

L'anello protoplanetario intorno al sistema stellare triplo di GW Orionis (a sinistra una rappresentazione grafica) (credito: SPHERE, ESO/L. Calçada, Exeter/Kraus et al.)

Il raro caso, definito come “estremo”, di un disco protoplanetario deformato, disallineato e letteralmente lacerato dalle stelle intorno alle quali orbita è stato individuato da un team di ricercatori che hanno usato il Very Large Telescope dell’European Southern Observatory (VLT dell’ESO) e l’Atacama Large Millimeter/submillimeter Array (ALMA).
Si tratta di una scoperta importante perché mostra che quei pianeti “esotici ” che si formano intorno a due o più stelle (in questo caso si fa sempre riferimento al pianeta Tatooine di Star Wars per far capire subito di cosa si sta parlando) possono in effetti nascere in anelli inclinati in dischi piegati proprio a causa della forte gravità che possono imprimere le stelle.

Diversamente dal nostro sistema solare, in cui i pianeti si trovano più o meno tutti sullo stesso piano di inclinazione, in altri sistemi stellari questo può non essere il caso e ciò può accadere soprattutto in quei sistemi in cui ci sono due o più stelle. I ricercatori hanno analizzato in particolare GW Orionis, un sistema distante da noi circa 1300 anni luce che possiede tre stelle ed un disco protoplanetario, ossia un disco di materiali e gas da cui di solito si formano i pianeti, inusualmente deformato e spezzato.
Quest’anello, che contiene più di 30 masse terrestri solo di polveri, probabilmente formerà dei pianeti, come spiega Alexander Kreplin, ricercatore dell’Università di Exeter e uno degli autori dello studio: “Tutti i pianeti formati all’interno dell’anello disallineato orbiteranno attorno alla stella su orbite altamente oblique e prevediamo che molti pianeti su orbite oblique e ad ampia separazione verranno scoperti nelle future campagne di imaging planetarie, ad esempio con l’ELT (Extremely Large Telescope dell’ESO, n.d.r.)”.

Inoltre questo caso, che sostanzialmente non era mai stato individuato prima, potrebbe in realtà non rappresentare una rarità: la popolazione di esopianeti che orbitano intorno a due o più stelle su orbite molto inclinate potrebbe in effetti essere molto vasta nella nostra galassia.
Nel caso di GW Orionis le tre stelle non orbitano su uno stesso piano ma sono disallineate l’una rispetto all’altra e anche rispetto al disco, come spiega Alison Young, ricercatrice dell’Università di Exeter e di Leicester e altro membro del team di studio. Proprio questo disallineamento avrebbe causato la “rottura “del disco protoplanetario, cosa confermata anche da simulazioni effettuate dagli stessi ricercatori.

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