
Un team di ricercatori, in una ricerca pubblicata su Current Biology, spiega di aver trovato la “kryptonite” dei topi talpa, detti anche topi nudi africani. Talvolta indicati come dei supereroi, questi animali sono oggetto di studio da diverso tempo in quanto possono resistere a varie malattie, in primis il cancro, sono capaci di tollerare il dolore come pochissimi altri animali e vivono molto a lungo pur praticamente vivendo quasi tutta la loro vita sotto terra, in ambienti abbastanza angusti dove l’ossigeno è poco.
Secondo i ricercatori il vero segreto di questi animali sta nel fatto che hanno bisogno di molta anidride carbonica per andare avanti.
In effetti le loro anguste tane sotto terra rendono questi animali, almeno dovrebbero, vulnerabili alle convulsioni per la mancanza di aria. Tuttavia questo succede, come spiega Dan McCloskey della City University di New York, solo quando perdono troppa anidride carbonica dalle loro tane. Ne è testimonianza il fatto che quando raggiungono la superficie inizia una iperventilazione causata dallo stesso calore ed all’aria aperta e questo sì che li manda in crisi.
I ricercatori hanno infine scoperto, con l’aiuto di Kai Kaila e Martin Puskarjov, due altri ricercatori dell’Università di Helsinki, una cosa molto interessante: i topi talpa e alcune famiglie di esseri umani con una particolare rara predisposizione genetica presentano lo stesso cambiamento genetico che li porta a soffrire di queste convulsioni febbrili. Anche negli esseri umani, infatti, può esistere una certa suscettibilità delle condizioni simili alla febbre che causano convulsioni, in particolare nei bambini.
“Sapevamo che c’era un valore nella linea di indagine, ma non avevamo idea che le somiglianze sarebbero andate fino al livello genetico”, spiega Kaila, evidentemente stupefatto di avere scoperto questo polimorfismo genetico, denominato KCC2, anche degli esseri umani. Questa modifica genetica, oltre ad un piccolo sottogruppo di umani, è stata scoperta, almeno per ora, solo nei topi talpa nudi per quanto riguarda il mondo animale.
“I cervelli dei ratti-talpa nudi mancano di parte dell’inibizione di cui un mammifero ha bisogno. Al contrario usano l’anidride carbonica per tornare dove devono essere”, spiega Michael Zions, primo autore dello studio. “Preferiscono livelli di CO2 che farebbero prendere dal panico una persona, ma sono turbati dall’aria fresca. Hanno sfruttato una responsabilità per scavarsi letteralmente una nicchia”.
Note e approfondimenti
- Nest Carbon Dioxide Masks GABA-Dependent Seizure Susceptibility in the Naked Mole-Rat: Current Biology (IA) (DOI: 10.1016/j.cub.2020.03.071)