
Un’interfaccia cervello-computer per curare o comunque tenere a bada il dolore cronico? E il progetto a cui stanno lavorando alcuni ricercatori dell’Università dell’Anglia orientale i quali intendono usare le nuove tecnologie di realtà virtuale almeno per alleviare i sintomi di questa condizione cronica.
Come spiega Jordan Tsigarides della Norwich Medical School della suddetta università, la realtà virtuale è una tecnologia che vede l’essere umano acquisire un’esperienza che si può definire come immersiva, interattiva e trasformativa.
La realtà virtuale inonda letteralmente cervello con una varietà di segnali audiovisivi coinvolgendo quelli che sono i nostri sensi più importanti (vista e udito).
Secondo i ricercatori, infatti, la realtà virtuale può ridurre il dolore nelle persone e quello che gli stessi ricercatori vogliono scoprire è se ciò può avvenire anche in caso di dolore cronico, ossia quel tipo di dolore che praticamente è sempre presente. Ne soffrono, solo per fare qualche esempio, i soggetti con sindrome fibromialgia e quelli a cui è stata eseguita l’operazione chirurgica relativa alla sostituzione totale di ginocchio.
Trasportando i pazienti in ambienti inversivi e naturalistici, forse si può riavviare la rete del dolore del cervello. Proprio per questo gli scienziati stanno esaminando con attenzione le onde cerebrali trasmesse dalle persone che soffrono di dolore cronico per capire come, attraverso la realtà virtuale, giungere ad un sollievo dal dolore.
“Muovere le cose con la tua mente suona come qualcosa presa direttamente da un film di fantascienza, ma con la tecnologia odierna, le interfacce cervello-computer vengono utilizzate sempre di più nella ricerca sulla salute”, spiega Tsigarides.[1]