Un nuovo studio apparso sul Journal of Medical Internet Research avverte di nuovi pericoli riguardo all’utilizzo della realtà virtuale. I ricercatori dell’Università dell’Australia Meridionale, infatti, hanno analizzato le conseguenze relativa ad uno dei giochi più popolari della categoria degli “exergame”, ossia quei giochi indicati soprattutto per chi trascorre una vita sedentaria in quanto possono essere considerati, anche, una forma di esercizio fisico.
Il gioco in questione è Beat Saber. Analizzando i giocatori che effettuavano sedute di realtà virtuale con questo gioco, i ricercatori si accorgevano che un soggetto su sette riportava un qualche malessere legato alla permanenza nella realtà virtuale fino a 40 minuti dopo aver smesso di giocare. Questo malessere riguardava i tempi di reazione e la visione e poteva provocare nausea.
Gli stessi i ricercatori scoprivano che questi effetti erano diversi a seconda di chi giocava: per alcuni soggetti la permanenza e le azioni nella realtà virtuale erano tollerate molto meglio mentre per altri si avevano effetti collaterali anche di lunga durata, fino a 50 minuti dopo aver smesso di giocare.
“Non c’è dubbio che la realtà virtuale offra vantaggi senza precedenti a una vasta gamma di applicazioni, ma è importante essere cauti su come le nuove tecnologie possono influenzarti, sia durante che dopo il gioco”, spiega Ancret Szpak, il ricercatore che ha guidato lo studio.
Secondo il ricercatore se si giocano queste tipologie di videogiochi, soprattutto per leprime volte, è sempre bene aspettare dopo aver smesso di giocare per vedere come ci si sente prima di intraprendere altre azioni che potrebbero risultare pericolose se gli effetti della realtà virtuale dovessero perdurare, come ad esempio guidare un’auto. “È sempre meglio prestare attenzione con l’ignoto”, rivela il ricercatore il comunicato stampa.