
Le multinazionali cercano sempre di più di avvicinarsi al concetto di sostenibilità e spesso lo fanno con prodotti fuori dal normale o particolarmente creativi, giusto per attrarre attenzione e dunque fare notizia sul testo. È il caso anche della Reebok che ha lanciato le prime calzature fatte con mais (più cotone).
Non è certamente la prima volta che un’azienda di calzature trova metodi alternativi e bizzarri per cercare di risolvere almeno in parte il problema della sostenibilità ambientale.
Le nuove scarpe, realizzate nell’ambito dell’iniziativa denominata Cotton + Corn, dovrebbero essere le prime scarpe biodegradabili al mondo.
Secondo Bill McInnis, capo del team Reebok’s Future, “La maggior parte delle calzature sportive è realizzata con petrolio per creare sistemi di imbottitura in gomma sintetica e schiuma. Con 20 miliardi di paia di scarpe realizzate ogni anno, questo non è un modo sostenibile di fare calzature”.
Per realizzare queste scarpe fatte con mais la Reebok ha collaborato con DuPont Tate e Lyle Bio Products, due società impegnate in prodotti biologici.
Proprio in quest’ambito, hanno sviluppato un nuovo prodotto simil tessile senza petrolio derivato industrialmente dal mais, il propanediolo Susterra. Inoltre anche gli imballaggi sono riciclabili al 100%.
Sono già state messe in vendita sul sito della Reebok (con un prezzo iniziale di 95 dollari) ma al momento sono già esaurite (vedi primo link più sotto).