
Tubi dell’acqua utilizzati per diffondere più efficacemente i cavi in fibra e dunque per offrire Internet al maggior numero di utenti. Ne parla TechRadar in relazione ai primi tentativi che il governo del Regno Unito sta facendo per collegare le aree più difficilmente raggiungibili dalla banda larga sfruttando proprio questo tipo di infrastruttura.
I tecnici stanno infatti sperimentando il passaggio dei cavi in fibra attraverso le condutture idriche, dunque facendo ricorso ad una struttura capillare già esistente.
In questo modo i lavori di scavo possono essere ridotti al minimo indispensabile, cosa che certamente creerà meno difficoltà alla stessa popolazione con lavori che possono durare diversi giorni e questo senza parlare del risparmio in termini economici. Le prime linee potrebbero essere messe in funzione già nel 2024.
I tecnici stanno lavorando con gli esperti dell’ispettorato per l’acqua potabile (DWI) del Regno Unito onde lavorare in piena sicurezza.
Effettuare lavori di scavo è uno dei costi principali della posa dei cavi in fibra ed è uno degli ostacoli più grandi che le stesse aziende che offrono connessioni ad Internet debbono superare.
Tuttavia Matt Warman, ministro delle infrastrutture del Regno Unito, ha fatto notare che in diverse aree del paese, sempre sotto il terreno, esiste già una rete vastissima di tubi i quali raggiungono ogni edificio. Si parla di più di 1 milione di km di tubi che arrivano in ogni parte del paese, qualcosa che può essere sfruttato per diffondere ancora di più la banda larga di prossima generazione.
È già da qualche mese che il governo del Regno Unito lanciato il Project Gigabit, un progetto che promette di fornire banda larga a velocità elevate anche nelle aree più rurali. Non è una novità in assoluto, come fa notare il Guardian: progetti del genere, che sfruttano i tubi idrici per rendere più capillare la posa dei cavi in fibra, sono stati già attuati, per esempio, in Spagna. In altri paesi, e già da diversi anni, sono state sfruttate le condutture degli oleodotti.