Reti iperreattive del cervello responsabili della fibromialgia

Credito: Shutterstock, 1729380298

La fibromialgia è un malessere diffuso del corpo che provoca dolore nonché rigidità ai muscoli. Spesso la fibromialgia può essere causa di forti dolori di mal di testa, cefalee, disturbi del sonno nonché dell’umore. Una nuova ricerca mostrerebbe che una delle cause principali della fibromialgia è da ricercare in una anomala ipersensibilità del cervello denominata sincronizzazione esplosiva (explosive synchronization, ES), una condizione in cui anche un piccolo stimolo può causare una reazione forte che va a danneggiare l’intera rete, un fenomeno tipico delle reti elettriche (è stato studiato per diversi anni proprio in fisica).

Secondo Richard Harris, Ph.D., professore associato di anestesiologia presso la Michigan Medicine (Università del Michigan), questa ricerca mostra per la prima volta che l’ipersensibilità di pazienti con dolori diffusi cronici è causata da reti cerebrali ipersensibili.
La ricerca si è avvalsa delle analisi di 10 partecipanti di sesso femminile affetti da fibromialgia. I partecipanti sono stati sottoposti ad elettroencefalogramma il quale ha dimostrato l’esistenza di reti cerebrali instabili ed ipersensibili a livello elettrico.

Ovviamente la ricerca può essere d’aiuto nei trattamenti per la fibromialgia in quanto l’ES può essere monitorato in maniera relativamente facile con strumenti informatici una volta captati i dati degli elettroencefalogrammi.
Secondo George Mashour, professore di anestesiologia e altro autore della ricerca, questo studio rappresenta uno splendido esempio di collaborazione tra fisici, neuroscienziati e anestesisti.

Fonti e approfondimenti

Condividi questo articolo

C’è un errore?

Hai trovato un errore in questa pagina? Segnalacelo!

Disclaimer notizie

Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n° 62 del 7.03.2001. L’autore non è responsabile di altri siti collegati tramite link né del loro contenuto che può essere soggetto a variazioni nel tempo.

Notizie scientifiche.it usa i cookie per migliorare l'esperienza di navigazione (Leggi di più)


Dati articolo