Ricercatori creano algoritmo che aiuta a distinguere recensioni false da quelle vere

Le recensioni false sono uno dei problemi principali di tutte le attività commerciali presenti su Internet e in generale dei siti danno la possibilità agli utenti di esprimere le proprie opinioni.
Stabilire se una recensione è falsa o è vera, in sostanza se l’utente ha davvero provato il servizio o il prodotto oppure no, è sostanzialmente impossibile. Tuttavia sviluppatori e esperti di algoritmi per computer stanno tentando di tutto, almeno per far sì che l’intelligenza artificiale possa comunque dare una mano in tal senso.

Tra le recensioni false o comunque illegittime ci sono quelle generate dalle macchine: esistono software, basati su speciali algoritmi, che generano velocemente ed in maniera abbastanza precisa recensioni pubblicate poi nelle apposite sezioni dei vari siti on-line. E lo fanno anche abbastanza bene dato che le persone non esperte possono facilmente pensare a recensioni autentiche.
Si tratta di recensioni a volte create dalle stesse aziende in maniera subdola per favorire un prodotto o un servizio rispetto a quelli della concorrenza.

Da ciò ne consegue che le recensioni on-line stanno diventando una business enorme e poter distinguere con più facilità tra quelle false e quelle vere sta diventando sempre più essenziale.
Una nuova ricerca, condotta in collaborazione tra il gruppo di ricerca Secure Systems della Aalto University e i ricercatori della Waseda University in Giappone, è incentrata proprio sulla possibilità da parte delle stesse macchine di poter individuare i falsi.

I ricercatori hanno creato uno speciale classificatore basato su un algoritmo il quale a sua volta è stato creato utilizzando un set di dati di 3 milioni di valutazioni di ristoranti, recensioni reali, presenti su Yelp.
A seguito di questa prima fase, in una seconda fase i ricercatori hanno provato a creare recensioni di ristoranti non esistenti usando sequenze di testo basate su input quali nome del ristorante, città, stato e vari tag riguardanti i vari piatti.

In una terza fase i ricercatori hanno poi cercato di creare un algoritmo che classificasse le recensioni in base a quelle reali o a quelle false. Secondo i ricercatori, questo algoritmo si è rivelato abbastanza utile, soprattutto in quei casi in cui i valutatori umani avevano maggiori difficoltà nello stabilire la genuinità di una recensione.

Fonti e approfondimenti

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