
Ridurre le emissioni di metano nell’atmosfera risulterà molto importante per contrastare i cambiamenti climatici in corso durante i prossimi decenni e un nuovo studio mostra che ridurre questo tipo di emissioni potrebbe essere fondamentale anche per salvare il ghiaccio marino che si forma durante le estati nell’Artico, una cosa che da sola sarà di forte aiuto per prevenire gli stessi impatti del riscaldamento sostanzialmente in tutto il globo. Lo studio è stato pubblicato su Environmental Research Letters.[1]
Ridurre non solo anidride carbonica ma anche metano
Naturalmente la riduzione del metano dovrà essere accompagnata anche da riduzioni drastiche dell’anidride carbonica. I ricercatori giungono alla conclusione che, raggiungendo l’obiettivo delle zero emissioni nette di anidride carbonica nel 2050, un obiettivo che ci si è posti nel corso dell’accordo di Parigi, nonché riducendo in maniera parallela le emissioni di metano, si aumenterebbero le possibilità di salvaguardare il ghiaccio marino estivo dell’Artico. Queste possibilità di salvataggio aumenterebbero da circa zero (in uno scenario in cui non vengono effettuate azioni di prevenzione) a più dell’80%.
Secondo i ricercatori un’azione di contrasto simultanea all’emissione di anidride carbonica e di metano è praticamente essenziale per far sì che non si perda troppo ghiaccio marino estivo nell’Artico nel corso di questo secolo. Anzi l’azione di mitigazione combinata e simultanea riguardo alle emissioni di metano e di anidride carbonica sarebbe maggiore della somma semplice delle due azioni qualora fossero portate avanti in maniera indipendente.
Il ghiaccio estivo dell’Artico
Secondo Tianyi Sun, l’autrice principale dello studio, abbassare le emissioni di metano (cosa da attuare insieme alle riduzioni delle emissioni di CO2) è la possibilità migliore che l’umanità ha per preservare il ghiaccio che si forma durante le estati nell’Artico.
Preservare questo ghiaccio è un fattore molto importante per ridurre gli effetti più problematici del riscaldamento globale, cosa sottolineata anche da un rapporto del Gruppo Intergovernativo sui Cambiamenti Climatici (IPCC).
Perché il ghiaccio estivo è importante
Ciò è dovuto al fatto che il ghiaccio estivo dell’Artico è vitale non solo per moltissime ecosistemi ma perché a proprietari in frangenti ed è fondamentale per il cosiddetto “effetto albedo”. I raggi solari, quando colpiscono una superficie ghiacciata, tendono a rimbalzare e a non essere assorbiti dalla superficie. Ciò fa sì che la temperatura superficiale della Terra non si scaldi troppo, cosa che è fondamentale per mitigare il riscaldamento globale. Considerando solo l’Artico, ciò è fondamentale perché assorbire meno luce del sole permette al permafrost di sciogliersi più lentamente e il permafrost è uno di quegli habitat che contiene più metano e anidride carbonica.
Dal 1979, ossia da quando sono iniziati i rilevamenti scientifici, il 40% del ghiaccio marino estivo nell’Artico è scomparso. Alcuni scienziati hanno calcolato che la prima estate artica senza ghiaccio potrebbe avvenire già nel 2030.
Il metano
Questo ennesimo studio mostra quanto è importante prendere in considerazione anche le emissioni di metano e non solo quelle dell’anidride carbonica in tema di mitigazione del riscaldamento globale in corso. Il metano è considerato il secondo gas serra, dopo la stessa anidride carbonica, per quanto riguarda le cause del riscaldamento globale in corso. Si calcola che nel giro di soli vent’anni il metano, una volta emesso nell’atmosfera, è capace di catturare il calore 80 volte più efficacemente della stessa anidride carbonica.
Note e approfondimenti
- The value of early methane mitigation in preserving Arctic summer sea ice – IOPscience (DOI: 10.1088/1748-9326/ac4f10)