
Ridurre nel corso degli anni il cosiddetto “buco dell’ozono” ha avuto un effetto positivo anche per quanto riguarda il ghiaccio marino dell’antartico.
Secondo un nuovo studio, apparso su Advances in Atmospher Sciences , la stabilizzazione dei livelli di ozono stratosferico, con leggeri incrementi che stanno avvenendo proprio in questi anni dopo aver raggiunto i picchi più negativi nel corso degli anni 1990, sta svolgendo un ruolo importante per quanto riguarda il ghiaccio marino antartico.
Con un nuovo modello climatico, Yongyun Hu, insieme ai membri del suo team, ha mostrato che il recupero dei livelli di ozono porta conseguenzialmente ad un incremento del ghiaccio marino dell’antartico.
Questo accade perché questa remissione del buco dell’ozono sta provocando parallelamente una diminuzione della formazione di nuvole alle latitudini più elevate dell’emisfero meridionale.
Questo sta portando a meno radiazioni infrarosse che colpiscono la superficie, in special modo durante l’autunno australe, e ad un raffreddamento superficiale dell’oceano antartico con conseguente incremento dei ghiacci.
Ciò porta ad un effetto a catena, sicuramente interpretabile come positivo nel contesto del riscaldamento globale in corso, che vede un ulteriore raffreddamento dell’antartico grazie all’aumento dello stesso ghiaccio marino che riflette più radiazione solare rimandandola indietro verso l’alto.
Approfondimenti
- Stratospheric Ozone-induced Cloud Radiative Effects On Antarctic Sea Ice (IA) (DOI: 10.1007/s00376-019-8251-6)
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