Un team di ricercatori ha scoperto il megamaser più antico mai individuato, come spiega un comunicato dell’Università della California a Boulder da cui provengono alcuni dei membri del team. Lo studio è stato pubblicato su Astrophysical Journal Letters.[1]
Che cos’è un megamaser
Un megamaser è una particolare fonte di emissione di energia (definita come “maser”), propagata attraverso le microonde, caratterizzata da un forte livello di luminosità. Queste fortissimi emissioni sono spesso collegate ad oggetti astronomici e quello individuato dal team di ricerca è stato prodotto da una collisione tra galassie. Altri maser astrofisici possono essere prodotti da altri fenomeni minori come nubi molecolari, comete o atmosfere planetarie o stellari.
Cosa accade quando due galassie si fondono
Come spiega Jeremy Darling, un astrofisico all’Università del Colorado ed uno degli autori dello studio, quando due galassie si fondono, come accadrà, per esempio, con la Via Lattea e la galassia di Andromeda tra qualche miliardo di anni, si producono dei fasci di luce potentissimi che si espandono dalla regione della collisione e che possono essere individuati anche da distanze cosmologiche.
Megamaser individuato dai ricercatori è tra i più comuni
Il megamaser individuato dai ricercatori è tra i più comuni visto che produce il segnale di una molecola fatta da un atomo di ossigeno e da uno di idrogeno (idrossile). I ricercatori sono riusciti ad individuare questa fonte grazie ai dati dell’array di telescopi MeerKAT fatto da 64 telescopi sparsi in Sudafrica. I dati sono stati raccolti nel contesto di un progetto volto proprio all’individuazione dei segnali di idrogeno nell’universo lontano (progetto Laduma, fatto da diverse migliaia di ore di osservazione, ancora in corso).
Nuovo megamaser ha viaggiato per 5 miliardi di anni
Il nuovo megamaser, denominato dai ricercatori Nkalakatha (“grande capo” in lingua isiZulu), dovrebbe essere stato prodotto da una galassia caratterizzata dalla presenza di una lunga coda radio luminosa su uno dei lati. La luce dovrebbe essere stata emessa circa 5 miliardi di anni fa.
Una sola notte di osservazioni: è “impressionante”
Per individuare il potente megamaser i ricercatori hanno usato i dati di una sola notte di osservazioni, una cosa ” impressionante” come la definisce Marcin Glowacki, l’autore principale dello studio e astronomo della Curtin University.
Probabilmente molti altri megamaser verranno individuati nel corso dei prossimi mesi e anni grazie a questo progetto e ai dati che raccoglierà. Queste scoperte si riveleranno utili per comprendere come funzionano le fusioni tra le galassie e anche per capire se davvero sono così rare.