
Alla vigilia dell’apertura a l’Aja, in Olanda, di un nuovo centro per monitorare gli sviluppi dell’intelligenza artificiale e della robotica, esponenti dell’Onu lanciano un nuovo allarme riguardo allo sviluppo futuro della stessa robotica e dell’intelligenza artificiale forte. Non si tratta più dei soliti allarmi riguardanti la disoccupazione, questa volta l’avviso va oltre.
Secondo Irakli Beridze, consigliere strategico dell’Istituto interregionale per la criminalità e la giustizia delle Nazioni Unite, questo nuovo centro di studi esaminerà le possibilità riguardo gli sviluppi tecnologici e su come questi devono essere affrontati.
Le eventuali soluzioni, secondo Beridze, dovranno essere adottate velocemente e a tal proposito bisognerà creare una rete di esperti del settore proveniente da ogni comparto della società, imprese private, istituti di conoscenza, organizzazioni civili e anche governi mondiali.
Non si vuole certo porre un freno allo sviluppo della tecnologia ma l’avanzamento dell’intelligenza artificiale preoccupa non pochi personaggi dell’establishment mondiale e diversi tra i maggiori esperti del settore, come ad esempio Elon Musk, nonché scienziati di fama internazionale come Stephen Hawking.
Il nuovo Centre for Artificial Intelligence and Robotics esaminerà proprio queste possibilità e lo farà per la prima volta in via ufficiale con un ufficio permanente.