Robotica e automazione potrebbero portare a forte diffusione del comunismo nel mondo

L’avanzare dell’automazione e della robotica nel mondo del lavoro porteranno, ed è il parere di molti, a disoccupazione di massa e alla stagnazione dei salari. Tuttavia questi eventi causerebbero, a loro volta, anche la crescita del comunismo nella società del futuro.
È di questo parere Mark Carney, economista e banchiere canadese, secondo cui “Marx e Engels potrebbero diventare di nuovo rilevanti”. L’avanzata forte del comunismo e del marxismo in molte zone del mondo potrebbe risultare anche alquanto veloce e potrebbe avvenire nel giro di una generazione, secondo l’economista.

In un discorso tenuto al summit per la crescita in Canada, Carney ha fatto riferimento proprio allo sviluppo incessante relativo all’intelligenza artificiale ma anche a quello dei big data e in generale degli strumenti ad alta tecnologia.
A soffrirne maggiormente sarebbero naturalmente i normali operai e in generale gli addetti a quelle professioni più facilmente sostituibili da macchinari e dall’automazione governata dall’intelligenza artificiale.
Ciò creerebbe un divario ancora maggiore tra la classe operaia e i lavoratori altamente qualificati, una classe di professionisti, quest’ultima, che ha sempre tratto vantaggio dai progressi tecnologici.

“Se sostituisci le piattaforme con le fabbriche tessili, il machine learning con i motori a vapore, Twitter con il telegrafo, hai esattamente le stesse dinamiche che esistevano 150 anni fa – quando Karl Marx stava scrivendo Il Manifesto del Partito Comunista”.
Proprio secondo molti analisti, le forti disuguaglianze sociali hanno creato la struttura sociale di base che ha portato poi alla costituzione dei vari estremismi sia di sinistra che di destra, specialmente in Europa.

Fonti e approfondimenti

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