Il fenomeno del Niño starebbe contribuendo al collasso del numero degli insetti dell’Amazzonia secondo un nuovo studio condotto da un team internazionale di ricercatori. Questi ultimi hanno analizzato più di 14.000 scarabei stercorari appartenenti a 98 specie diverse e provenienti da 30 aree forestali dello stato del Parà, Amazzonia, Brasile.
Secondo i ricercatori, gli eventi più caldi e più asciutti dovuti al fenomeno globale del Niño starebbero avendo un “effetto allarmante” per quanto riguarda la biodiversità degli insetti nella foresta amazzonica e starebbero contribuendo ad un “inquietante collasso globale di insetti”.
Il fenomeno del Niño, soprattutto nel biennio 2015-2016, ha prodotto fasi di siccità molto importanti. Ciò, in combinazione con le attività umane, quali l’agricoltura e la deforestazione, ha contribuito allo sviluppo di incendi altrettanto importanti nell’Amazzonia che hanno bruciato vari milioni di ettari di foreste.
I ricercatori si sono soffermati sugli scarabei stercorari in quanto quest’ultimi sono considerati come fondamentali per la diffusione di elementi nutrienti e di semi all’interno della foreste e possono dunque essere utilizzati come indicatori importanti per capire in generale la salute dell’ecosistema della foresta amazzonica.
Nel 2010 i ricercatori avevano contato circa 8000 coleotteri nelle aree prese in esame. Tuttavia nel 2017, dopo i fenomeni del Niño, il numero dei coleotteri sarebbe passato 2600 e in generale tutte le aree forestali prese in esame hanno visto una diminuzione sostanziale del numero degli insetti di terra.
“La nostra indagine fornisce importanti spunti su come le attività umane e gli estremi climatici possono agire insieme e influenzare la biodiversità delle foreste tropicali e il funzionamento dell’ecosistema”, dichiara Filipe França del Lancaster Environment Centre presso la Lancaster University, nonché uno degli autori dello studio.
Si tratta di perdite importanti: i coleotteri stercorari sono animali laboriosi dai quali dipendono molte piante per la loro diffusione. Secondo i ricercatori, è probabile che il calo di questi scarabei, che dipendono dalle feci dei mammiferi per alimentarsi e sopravvivere, è associato alla stessa diminuzione dei mammiferi a sua volta causata dalla siccità e dagli incendi.