
Una sorta di schiuma per trattare molto rapidamente le ferite, anche quelle mortali, è in corso di sviluppo in un laboratorio della Pennsylvania State University. I ricercatori hanno ottenuto una sovvenzione triennale da parte dell’esercito per portare avanti lo sviluppo e gli eventuali test di una schiuma capace di espandersi e trasformarsi in gel quando viene applicata su una ferita.
Il gel in espansione, coadiuvato da un ulteriore agente coagulante denominato chitosano, può contribuire infatti a fermare l’emorragia.
Essendo una schiuma “a presa rapida” può essere altamente utile se utilizzata da soccorritori e medici su campi di battaglia o comunque in tutte quelle situazioni in cui ci sono persone con gravi ferite che non possono essere portate in ospedale o curate in altro modo.
Secondo Scott Armen, professore di chirurgia e neurochirurgia alla Penn State ed uno degli autori di questa ricerca, “L’idea è che questa schiuma possa essere posta nelle ferite di molti tipi diversi di traumi, sia civili che sul campo di battaglia”. Lo scienziato aggiunge inoltre che la schiuma blocca rapidamente il sanguinamento permettendo ai pazienti di sopravvivere alla fase di trasferimento in un ospedale o comunque in una clinica attrezzata per il trattamento definitivo.
Vi starete chiedendo: e il gel che fine fa, resta nel corpo? In un certo senso sì, perché dopo l’applicazione, e dopo che la ferita si è chiusa, gli enzimi naturali del corpo convertono lentamente la schiuma in zucchero e quest’ultimo può essere metabolizzato.
Inoltre la stessa schiuma è strutturata in modo da poter essere essere rimossa tranquillamente senza portare a gravi conseguenze sulla ferita, come invece avviene con le bende tradizionali.
Fonti e approfondimenti
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