Le diagnosi di schizofrenia risulterebbero applicate troppo facilmente secondo uno studio prodotto da ricercatori della Johns Hopkins Early Psychosis Intervention Clinic (EPIC).
Lo studio pubblicato sul Journal of Psychiatric Practice avverte anche che diagnosi errate come queste possono portare a trattamenti ritardati o sbagliati. Questo perché le terapie possono variare ampiamente per persone con schizofrenia rispetto a quelle con disturbo bipolare, depressione maggiore o altre malattie mentali.
I ricercatori sono arrivati a queste conclusioni analizzando i dati di varie decine di persone che si sono rivolte alla clinica con una diagnosi di schizofrenia. Molti di questi pazienti risultavano in realtà non essere affetti da schizofrenia.
Le diagnosi errate venivano affibbiate, perlopiù, a quelle persone che riferivano di aver sentito voci o di avere ansia. Quello relativo al “sentire le voci” può essere un sintomo di molte condizioni diverse e non è per forza di cose collegato alla schizofrenia. Talvolta può essere solo un fenomeno fugace e con poco significato, come specifica Russell L. Margolis, professore di psichiatria.
Le diagnosi errate venivano perlopiù da professionisti della medicina non specialisti della schizofrenia i cui sintomi spesso possono essere complessi e fuorvianti, come riferisce Krista Baker, una delle autrici della ricerca.
Per questo la clinica suggerisce che i pazienti a cui è stata diagnosticata la schizofrenia dovrebbero essere visitati una seconda volta da professionisti specializzati in schizofrenia. Questo è uno dei metodi migliori, secondo i ricercatori, per ridurre il rischio di diagnosi errate e garantire trattamenti tempestivi.
Fonti e approfondimenti
- Study Suggests Overdiagnosis of Schizophrenia (IA)
- Specialized Consultation for Suspected Recent-onset Schizoph… : Journal of Psychiatric Practice® (IA) (DOI: 10.1097/PRA.0000000000000363)