
Un gruppo di scienziati ha fatto l’inusuale scoperta di sciami di nubi di idrogeno che si allontanano dal centro della nostra galassia. L’osservazione, realizzata grazie al Green Bank Telescope (GBT) della National Science Foundation, si inserisce nel contesto dei vari tentativi degli astronomi di comprendere come è sviluppata questa zona vorticosa e movimentata della galassia in cui ci troviamo.
I risultati della ricerca, presentati alla 231ª riunione dell’American Astronomical Society a Washington, possono inoltre aiutare a comprendere le relazioni tra il grosso buco nero super massiccio situato al centro della via Lattea e gli oggetti circostanti.
Secondo Jay Lockman, astronomo dell’Osservatorio Green Bank, “Il centro della Via Lattea è un posto speciale. Al suo centro c’è un buco nero milioni di volte più massiccio del Sole e ci sono regioni di nascita stellare intensa e distruzione esplosiva di stelle”.
Probabilmente è proprio grazie a questi processi vorticosi e violenti che si sono generate queste nubi di idrogeno, un vero e proprio vento cosmico che si allontana dal centro della via Lattea tramite due grosse bolle (sopra e sotto il disco) piene di gas a temperature di decine di milioni di gradi centigradi.
Queste bolle, denominate “bolle di Fermi” perché osservate soprattutto tramite il telescopio spaziale a raggi gamma Fermi della NASA, risultano infatti fondamentali nello studio di questo caldo vento cosmico che, essendo fatto di gas relativamente trasparente e con bassa densità sarebbe altrimenti inosservabile.
Secondo Lockman Le velocità di queste nubi di gas spazzate via dal centro galattico sono pazzesche: “I moti del gas nella Via Lattea sono di solito abbastanza regolari e sono dominati dalla rotazione ordinata della Galassia, mentre nelle Bolle di Fermi vediamo nuvole che si susseguono l’una sull’altra nel cielo, con velocità di più di 400 chilometri al secondo”.
Fonti e approfondimenti
- Swarm of Hydrogen Clouds Flying Away from Center of our Galaxy – Green Bank Observatory (IA)
- Crediti immagine: Osservatorio di Green Bank