
Un composto che aiuta le cellule a rimanere in vita e a funzionare in maniera sana è stato sviluppato da un gruppo di ricerca australiano.
I risultati dello studio, pubblicati su Nature Chemical Biology, mostrano che questo composto può prevenire la cosiddetta apoptosi, la morte cellulare, qualcosa che potrebbe rivelarsi importante nei casi delle procedure mediche d’emergenza oppure per ridurre i danni alle cellule a seguito degli infarti nonché per preservare gli organi per i trapianti.
I ricercatori hanno creato un particolare composto che disabilita con successo due proteine, denominate BAK e BAX, che fanno parte della famiglia di proteine denominata BCL-2.
Quando BAK e BAX vengono attivate, le cellule superano un “punto di non ritorno” e muoiono. Il composto, basato su una nuova piccola molecola di solfone triciclico, arresta questo processo a “cascata” che fa iniziare la morte delle cellule proprio nel punto in cui inizia e prima che vengano apportati danni mitocondriali.
Il risultato è giunto dopo 11 anni di ricerche eseguite da ricercatori del Walter Ed Eliza Hall Institute.
Uno dei ricercatori coinvolti nello studio, Guillaume Lessene, parla di un “blocco della morte cellulare” come un risultato “eccezionale per la sua capacità di mantenere le cellule vive e sane in laboratorio”.
Un altro ricercatore impegnato nello studio, David Huang, spiega che questi risultati potrebbero rivelarsi molto utili per prevenire la morte incontrollata delle cellule a seguito, per esempio, di una lesione acuta, per accelerare il recupero dei pazienti o finanche salvargli la vita.
Allo studio ha partecipato anche Benjamin Kile, ora ricercatore all’Università Monash.