Si parla di “materiali fluorescenti più brillanti di sempre” in unè nuovo comunicato stampa di Cell Press che si rifà ad uno studio apparso sulla rivista Chem. Il chimico dell’Università dell’Indiana Amar Flood, collaborando con Bo Laursen dell’Università di Copenaghen, riuscito infatti ad ideare una nuova formula chimica per ottenere coloranti fluorescenti caricati positivamente grazie ad una classe di materiali nuova denominate reticoli di isolamento ionico a piccole molecole (SMILES).
Si tratta dei materiali più luminosi mai identificati o realizzati (in cui la luminosità è ottenuta senza l’ausilio di energia elettrica o reazioni chimiche, naturalmente, ma solo grazie alla fluorescenza).
Gli utilizzi? Secondo Flood questi materiali vantano diverse potenziali applicazioni, in particolare quelle in cui c’è bisogno di una fluorescenza brillante. Lo scienziato, inoltre, prevede un possibile utilizzo anche nel campo della raccolta dell’energia isolare, in quello del bioimaging e in quello dei laser.
In particolare per quanto riguarda le celle solari si potrebbero usare per convertire la luce verso l’altro onde catturare uno spettro più ampio delle radiazioni solari. Inoltre questi materiali potrebbero essere usati per il vetro fotocromatico.
“Questi materiali sono totalmente nuovi, quindi non sappiamo quali delle loro proprietà innate offriranno effettivamente funzionalità superiori”, spiega Flood che ammette che lui e il suo team sostanzialmente non conoscono ancora i limiti di questi materiali.
Approfondimenti
- Plug-and-Play Optical Materials from Fluorescent Dyes and Macrocycles: Chem (IA) (DOI: 10.1016/j.chempr.2020.06.029)