
Un team di ricercatori ha scoperto che esponendo le femmine dei nematodi ai feromoni dei maschi si può rallentare l’invecchiamento degli ovociti delle femmine. In sostanza, tramite questa esposizione, le femmine “ringiovanivano”, almeno per quanto riguarda l’apparato riproduttivo, mettendo al mondo figli più sani.
Scoperta utile anche per gli esseri umani?
La scoperta è stata effettuata da un team di ricercatori della Northwestern University e, secondo il comunicato oggi pubblicato, i risultati potrebbero forse un giorno portare a terapie di livello farmacologico anche per gli esseri umani. Queste terapie potrebbero contrastare i problemi di infertilità semplicemente andando a migliorare la qualità degli ovociti e in generale rallentando o comunque ritardando l’inizio dell’invecchiamento riproduttivo.
L’invecchiamento riproduttivo
Come spiega Ilya Ruvinsky, un ricercatore della Northwestern che ha realizzato lo studio, l’invecchiamento riproduttivo colpisce un po’ tutte le forme di vita. La qualità delle cellule riproduttive tende a diminuire e ciò produce un livello di fertilità sempre più basso. Alle età più avanzate aumentano i rischi di difetti fetali e di aborti spontanei, spiega il ricercatore, e si può avere anche la perdita definitiva della fertilità.
Esposizione ai feromoni
Nello studio i ricercatori hanno esposto i nematodi femmine ad un tipo di feromoni prodotto dai nematodi maschi. Un’esposizione più lunga migliorava la qualità delle uova nelle femmine (rispetto al gruppo di controllo) ma anche un’esposizione breve produceva miglioramenti della qualità complessiva.
Bilancio energetico mutevole
Secondo il ricercatore ciò si spiega con il concetto di “bilancio energetico mutevole”. Gli animali sono soliti produrre e rilasciare delle sostanze per innescare delle risposte sociali da membri del loro gruppo. Tra queste sostanze ci sono i feromoni. Evidentemente nei nematodi i feromoni maschili innescano una segnalazione nel sistema nervoso delle femmine che fa sì che queste ultime comincino ad utilizzare parte della loro energia e delle loro risorse per aumentare la salute riproduttiva. Quindi si ha un miglioramento delle uova ma anche un decadimento delle altre aree del corpo.
“Il feromone induce la femmina a inviare aiuto alle sue uova e a supportare di meno il resto del suo corpo”, spiega Ruvinsky. “Non è tutto o niente, ma sta spostando l’equilibrio”.