Scienziati giapponesi “riattivano” cellule di mammut lanoso vissuto 28.000 anni fa

Yuka, Il mammut lanoso ritrovato congelato nel permafrost siberiano nel 2012 (credito: Cyclonaut, CC BY 4.0, via Wikimedia Commons)

Un gruppo di scienziati dell’Università di Kindai, Giappone, annuncia di essere riuscito a riattivare cellule appartenenti ad un mammut lanoso vissuto 28.000 anni fa. Gli scienziati sono riusciti infatti a stimolare i nuclei di cellule provenienti da un mammut lanoso ben conservato nella permafrost siberiano.

I resti del mammut, poi soprannominato “Yuka”, erano stati scoperti nel 2012. Dopo aver estratto midollo osseo e tessuto muscolare dai resti del mammut congelato, i ricercatori, tramite un processo denominato “trasferimento nucleare”, hanno iniettato i nuclei di queste cellule in cellule uovo di topo riuscendo ad osservare la formazione di strutture che appaiono poco prima della divisione cellulare. Secondo gli stessi scienziati, si tratta di un processo biologico che ha “risvegliato” le cellule del mammut.

Gli stessi ricercatori, tuttavia, lasciano intendere che si è ancora ben lontani dalla possibilità reale di clonare un mammut lanoso in quanto non è stato osservato neanche un accenno di divisione cellulare sebbene questo studio rappresenti un “passo significativo verso il ritorno dei mammut dalla morte”, come specifica Kei Miyamoto, uno degli autori dello studio.
Akira Iritani, uno degli autori dello studio, dichiara alla Cnn: “Stavo guardando al microscopio di notte mentre ero da solo in laboratorio. Ero così commosso quando ho visto le cellule muoversi, speravo in questo da 20 anni”.

Si spera che un giorno, grazie all’evoluzione sempre più incessante di tecniche genetiche come CRISPR, si possa perlomeno consentire agli elefanti moderni di poter sopravvivere in zone fredde come lo era la cosiddetta “steppa dei mammut”, una distesa enorme, fredda ed asciutta, situata nelle regioni settentrionali del globo dove i mammut tempo prosperavano.

Secondo George Church, infatti, genetista di Harvard che ha rilasciato una dichiarazione a Live Science nel 2018, questi enormi elefanti che vivevano in passato abbattevano gli alberi permettendo all’aria fredda di colpire il suolo aiutando poi l’erba a crescere e a riflettere la luce solare in estate, una cosa che potrebbe portare a un raffreddamento del suolo e ad un ecosistema ricco.

Tuttavia la speranza recondita e non dichiarata degli scienziati, sebbene la si consideri ancora una possibilità lontana, sembra proprio quella di poter riportare in vita, un giorno, un vero mammut lanoso.

Fonti e approfondimenti

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